Che cosa sono le classi di laurea? Qui una breve guida per capire di che si tratta e a che cosa servono, per orientarti con successo nel mondo universitario e dell’insegnamento.
Classi di laurea: che cosa sono…
Con l’espressione “classe di laurea” si intende la categoria in cui rientrano tutti i corsi di laurea universitari con gli stessi contenuti, profili ed obiettivi formativi. Ogni corso di laurea afferisce ad almeno una classe di laurea. Per esempio, tutti i corsi di laurea in Lettere rientrano nella classe di laurea di Lettere, identificata dal codice L-10. In questo modo, le classi di laurea diventano degli insiemi, degli “ombrelli” entro cui ricadono corsi di laurea leggermente diversi fra loro, ma con la stessa struttura e gli stessi obiettivi.
Fino al 1999, infatti, tutte le facoltà inerenti ad una stessa disciplina erano identiche in tutta Italia. Per esempio, tutti i corsi di laurea di filosofia avevano lo stesso piano didattico, definito per legge. Questa riforma voluta dall’allora Ministero dell’Istruzione associa ad ogni classe di laurea determinate caratteristiche che devono essere rispettate, come la presenza delle materie fondamentali del corso, ma lascia parzialmente liberi gli istituti di rendere unico il piano didattico.
Le classi di laurea hanno valore legale, quindi nei concorsi pubblici si trova il riferimento ad esse e non ai singoli corsi.
Classi di laurea: quali sono
Le classi di laurea per i corsi di laurea triennali sono 43, mentre le classi per i corsi magistrali sono 94. Si aggiungono le 8 classi di laurea per le professioni sanitarie (4 per le classi triennali, 4 per le classi magistrali), 2 per corsi di laurea a ciclo unico (Giurisprudenza e Scienze della formazione primaria). Chiudono l’elenco 2 triennali in Scienze della difesa e della sicurezza, particolari perché finalizzate alla formazione degli ufficiali dei corpi militari.
I corsi interclasse, invece, sono corsi il cui piano didattico soddisfa i requisiti di due classi diverse. Per esempio, il corso di laurea in Scienze politiche e delle organizzazioni è identificato dalle classi L-16 (Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione) e L-36 (Scienze politiche e delle relazioni internazionali). Lo studente, al momento della immatricolazione, deve indicare la classe nella quale vuole conseguire il titolo e può cambiare la scelta effettuata entro il III anno per la laurea, ed entro il II anno per la laurea magistrale.
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Grazie a questo sistema, quindi, gli atenei hanno un margine di libertà per proporre corsi di studio unici nel panorama universitario e competitivi, ma tutti con lo stesso valore legale. Inoltre, possono venire maggiormente incontro alla domanda da parte degli studenti, che varia rapidamente anche a seconda delle tendenze del mercato del lavoro. Per lo stesso motivo, un ateneo può proporre, all’interno del contesto di un solo corso di laurea, più curriculum differenti (cioè più “indirizzi”), tutti ugualmente validi.
Vuoi diventare un insegnante? Info su classi di laurea e classi di concorso
Se hai l’ambizione di insegnare, è importante tenere ben presente che cosa vuoi insegnare fin dal momento della scelta universitaria. Infatti, se vuoi diventare professore, è fondamentale essere in possesso di una laurea triennale ed una magistrale appartenente ad una certa classe di laurea, perché questo costituisce requisito per accedere ad una specifica classe di concorso.
Che cos’è una classe di concorso? Una classe di concorso è un codice che identifica tutti i requisiti accademici utili per poter accedere all’abilitazione all’insegnamento di una certa disciplina nella scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado. Si tratta quindi di un concetto diverso rispetto a quello della classe di laurea, che invece identifica semplicemente il tipo di corso di studi.
A che servono le classi di concorso?
La distinzione è utile perché non esiste un rapporto diretto e consequenziale fra diploma di laurea magistrale e abilitazione all’insegnamento della stessa materia. Per esempio, non è detto che se sei laureato al corso magistrale di Fisica tu possa insegnare solo Fisica. Per esempio, alla classe di concorso di Fisica (A-20) possono accedere anche i laureati in Ingegneria civile, purché abbiano collezionato un certo numero di CFU afferenti al settore scientifico-disciplinare FIS/01 (in cui rientrano tutti gli esami inerenti alla Fisica sperimentale).
Inoltre, non è sufficiente essere in possesso del diploma di laurea magistrale per accedere al concorso pubblico. Sono infatti indispensabili i 60 cfu che abilitano all’insegnamento.
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